Simone Barontini centra un nuoto titolo. A L’Aquila il portacolori della Sef Stamura e del Cus Ancona si è imposto nei campionati italiani universitari negli 800 metri, corsi con il tempo di 1’49”18, in una gara nobilitata dalla presenza dei migliori specialisti azzurri. Al secondo posto si è classificato Enrico Riccobon, vincitore della prova dei 1500 e campione italiano indoor della stessa distanza, al terzo Enrico Brazzale, campione italiano 2018 degli 600 outdoor. Una gara non scontata, quindi, che ha visto prima la fuga di Leonardo Cuzzolin, poi quarto, e lo sprint finale negli ultimi 200 metri di Barontini, che ha vinto in scioltezza, confermando il successo nei campionati italiani indoor. Per lui era la prima uscita stagionale all’aperto e, come afferma il suo tecnico Fabrizio Dubbini, ha dato buone sensazioni. Da segnalare il 31esimo posto dell’altro stamurino Niccolò Dubbini, frenato da qualche problema fisico.

Ricordiamo che l’appuntamento clou della stagione per Barontini saranno i campionati europei under 23 di metà luglio a Gavle, in Svezia, dove conta di ottenere un buon piazzamento. Domenica prossima, invece sarà in pista nel meeting internazionale di Castiglione della Pescaia in cui avrà l’opportunità di misurarsi con atleti di valore ed andrà alla ricerca di un buon tempo. Quindi, l’8-9 giugno, a Rieti gareggerà nei campionati italiani di categoria under 23. Da definire, a seconda dei tempi, la seconda parte della stagione outdoor.

In bella evidenza i corridori della Sef Stamura Ancona a “Vivicittà”, la manifestazione podistica organizzata dalla Uisp che ha animato il centro cittadino nella mattinata di domenica. Intanto la Stamura si è aggiudicato il premio come società più numerosa, ben 81 iscritti nella competitiva di 10 chilometri e nella non competitiva, a conferma della vitalità del proprio movimento. A livello individuale, in campo maschile terzo posto per Pietro Pelusi che ha percorso i 10 chilometri in 34’09” e quinta posizione per Francesco Itto in 34’38”.

In campo femminile terzo e quarto posto per Lucia Burini  e Loredana Santoni. Per tutti i partecipanti (180 per la competitiva e 500 per la non competitiva) è stata una bella giornata di sport, con i ragazzi e le ragazze della Stamura protagonisti.

Una disciplina difficile e faticosa ma in grado di dare tante soddisfazioni. Stiamo parlando della marcia che ha visto domenica scorsa protagonisti a Roma, nella II° prova del campionato italiano categoria cadetti/e (ovvero nati nel 2004 e 2005) due giovani atleti anconetani della Sef Stamura. Si tratta di Lucia Lamura e Pietro Lombardi, entrambi classe 2005 ed allenati dal tecnico Alberto Linternari. Lucia si è classificata al sesto posto, con il tempo sui 3 chilometri di 16’05” (primato personale), Pietro al quindicesimo in 27’32” sulla distanza dei 5 chilometri. I due giovani stamurini detengono attualmente il titolo regionale nella loro specialità che richiede un'abnegazione e uno spirito di sacrificio molto particolare. Lucia si allena da due anni e ha subito dimostrato una spiccata capacità e impegno per questa disciplina che richiede una particolare e meticolosa preparazione tecnica per non incorrere nelle penalizzazioni previste dal regolamento, mentre Pietro si è affacciato a questa nobile specialità da circa un anno e anche lui sta dimostrando buone capacita e spirito d sacrificio. Sono guidati, come ricordato, con competenza e passione dal tecnico Alberto Linternari, assieme a cui  stanno preparando la stagione outdoor che si presenterà ricca di eventi a livello nazionale. Impegni in cui i due marciatori dorici metteranno tutto il loro talento e voglia di emergere e che rappresenteranno un momento di crescita sportiva ed umana.

Ottime prestazioni per i due stamurini Luigi Del Buono e Denise Tappatà, compagni di allenamento così come nella vita, ai campionati del mondo master disputati a Torun, in Polonia. Luigi, nell’over 40, ha ottenuto 3 medaglie. Due d’argento e due di bronzo. E’ arrivato secondo nei 3.000  metri e poi aveva conquistato il bronzo a squadre con la formazione italiana nel cross (quinto nell’individuale). Nella mezza maratona si è poi piazzato ancora al quinto posto, con il tempo di 1 ora 14’40” al termine di una gara molto dura sin dall’inizio in cui era partito forte pagando lo sforzo nel finale, ottenendo peraltro un nuovo bronzo nella classifica a squadre. Sempre nella mezza maratona, categoria over 35, splendida prestazione di Denise Tappatà, che ha conquistato la medaglia d’argento. In precedenza aveva ottenuto un sesto posto nei 3.000 metri ed una quarto nel cross.  Denise, 39 anni, nella mezza maratona, corsa in un’ora e 22’ è giunta a 30” dalla prima classificata, una polacca, e davanti ad un biolorussa. Molto soddisfatta la Tappatà per essere riuscita ad andare a medaglia dopo averla sfiorata nelle prove più brevi. Archiviata la trasferta in Polonia i due corridori stamurini guardano al prossimo obbiettivo: i campionati europei di Venezia del prossimo settembre.

Ancora un titolo tricolore per Massimo Zanni, atleta master della Sef Stamura Ancona. Tre settimane dopo avere conquistato quello della 6 ore Zanni ha fatto il bis, a Provaglio dd’Iseo, primeggiando nella categoria master 65 delle 12 ore (20esimo assoluto). Era partito con l’intento di battere anche il record italiano della categoria m65 (106,209 chilometri) ed ha centrato anche questo obbiettivo percorrendo alla fine delle 12 ore 106,548 metri. “La vecchia quercia”, come viene chiamato nell’ambiente che è anche diventato testimonial del Salesi di Ancona, aveva suddiviso la gara in quattro frazioni di tre ore, tutte con un ritmo diverso. Tattica che risulta azzeccata. Partito piano, forte della sua esperienza, Zanni bada a tenere il suo ritmo e strada facendo si trova subito nelle prime posizioni duellando con il suo avversario più agguerrito. Al termine delle 6 ore riesce a percorrere più di 61 km, addirittura meglio di tre settimane prima nelle 6 ore di Putignano. Nella terza frazione il suo avversario cede vistosamente e tutto sembra procedure per il meglio. Ma quando il tirolo tricolore ed il record è alla sua portata ecco l’imprevisto: dopo 10h30' di corsa accusa una fitta all'inguine della gamba destra, una contrattura che gli impedisce di sollevare la gamba e quindi di correre. Rallenta, arriva a camminare, stringe i denti e decide di correre saltellando, appoggiandosi di più sulla gamba sinistra e tenendo la destra quasi rigida. La soluzione funziona, anche se il suo avversario si avvicina. Ma Zanni tiene duro ed addirittura riesce ad ottenere, oltre alla vittoria, il nuovo record italiano, migliorandolo di 339 metri.

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