Tampere 16 luglio 2018. Ci è mancato poco, davvero poco. E se non fosse stato per l'intralcio di quella caduta, che ha coinvolto l'inglese Londsdale, il nostro Simone Barontini avrebbe con ogni probabilità conquistato il podio nella odierna finale degli 800 metri, ai mondiali di Tampere (Finlandia).
Il fuoriclasse bianco-verde ha concluso comunque un campionato al top, attestandosi in assoluto fra i migliori mezzofondisti della sua età. Chiude 5' assoluto, inserendosi nella top five planetaria.
La caduta di Londsdale arriva dopo 350 metri dal via, causata dal contatto del britannico con un altro avversario. Costretto a evitarlo all'ultimo momento, Barontini riesce a saltarlo perdendo terreno sul gruppo di testa. La sua gara cambia immediatamente prospettiva e da quel momento la corsa di Barontini sarà per recuperare il ritardo incassato.
Alla fine della gara, il velocista dorico è deluso, amareggiato ma già pronto a rifarsi alla prossima occasione: "Stavo in grande forma, avevo impostato la gara con il solito metodo, con partenza controllata e finale forte. Peccato davvero. Però - continua il 19enne marchigiano - sono sicuro che con il tempo, una volta rientrato a casa, riuscirò a metabolizzare questa delusione, assimilando quanto di bello mi ha dato questo mondiale". La conferma del suo stato di forma arriva anche dal cronometro: fra i concorrenti europei, meglio del tempo di Barontini (1:51.08) c'è solo l'1:47.27 del belga Eliott Crestan, che si è aggiudicato la medaglia di bronzo. Il titolo è andato al keniano Solomon Lekuta, che ha preceduto sull'arrivo il connazionale Ngeno Kipngetich e, appunto, il belga Crestan.